C’è ottimismo tra gli operatori del mercato immobiliare sardo nonostante la situazione della guerra in Ucraina e l’attesa per il varo del nuovo governo. I prezzi delle case in Sardegna registrano un piccolo segnale di ripresa, seppur timido, ma tutto sommato positivo.

“L’edilizia e il comparto dell’immobiliare hanno vissuto un buon momento grazie alle agevolazioni fiscali dei vari bonus, superbonus e dei tassi favorevoli dei mutui. Agevolazioni che noi come Federazione stiamo tentando, con l’azione politica, di renderli strutturali”, spiega Angelo Bianchi, Presidente Regionale di Fiaip Sardegna, la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali.

I prezzi degli immobili stanno tenendo la loro valutazione con un leggero rialzo nonostante l’aumento dei tassi d’interesse dei mutui a tasso fisso. Non possiamo nascondere che siamo preoccupati per l’aumento dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici e ci aspettiamo che il nuovo Governo vari misure che agevolino l’acquisto e rafforzino quelle esistenti.  Sarebbe opportuno – afferma Bianchi -, visto che l’investimento ‘casa’ rimane sempre quello con più appeal per gli italiani, sia come abitazione per viverci che per la sua redditività da locazione, che venga istituito un Ministero sulla Casa”.

Gli effetti post pandemia si riflettono anche sulla ricerca della tipologia di immobile da acquistare: si cerca una casa ‘vivibile’ non più solo per dormire. “A Cagliari, ad esempio – spiega Giancarlo Laconi, titolare della Capital Sardinia Immobiliare – c’è una grande voglia di tornare in città con una buona richiesta di case nei quartieri del centro dotati di tutti i servizi. Si cerca una casa con veranda o terrazzo abitabile, ampia, con spazi per il lavoro e lo studio per i figli”. Insomma, la comodità di una casa vivibile “perché il lockdown ha evidenziato lo stress da claustrofobia”.

Anche a Sassari le richieste sono verso immobili comodi e ampi, anche se spesso i desideri di chi vuole comprare casa sono sempre realizzabili. “I pezzi sono abbastanza stabili – spiega Delia Sanna della Fiaip di Sassari – e si registra un lieve aumento per gli immobili di pregio in centro storico. Sassari ha comunque un mercato particolare dovuto anche alla richiesta di case fuori città con giardino e ampi spazi verdi”.

A Nuoro il mercato tiene “con le tipologie indipendenti, semi-indipendenti e piccoli condomini - spiega Antonio Pezzati titolare della Immobiliare Nuorese – e con un leggero aumento dei prezzi proprio per questo tipo di abitazioni, che risultano le più richieste”.

Il problema della ricerca di spazi abitabili e vivibili c’è anche ad Olbia: “In città non si trova il prodotto che la gente cerca”, dice Lino Mura, titolare della Brili Servizi Immobiliari. In sostanza Olbia offre diverse tipologie di bi e tri locali “che oggi, con superfici da 40 metri quadri, non sono più appetibili. Le famiglie vogliono spazi abitabili e allora bisogna andare fuori città. Qui – spiega Mura – entra in gioco anche il fattore ‘zona a rischio idrogeologico’ e i prezzi variano a seconda delle zone di costruzione che in questa situazione sono inevitabilmente agganciati all’elevato costo di costruzione”.

E se a Cagliari e Sassari, come anche a Nuoro, soffre il mercato dell’immobile commerciale a Olbia la richiesta è invece in contro tendenza: “La crisi colpisce le tipologie di locali con piccole metrature – afferma Mura -, mentre sono molto ricercati quelli con superfici importanti”.

Il mercato della casa in Sardegna è tendenzialmente in leggera crescita, ma gli operatori immobiliari registrano la prudenza degli acquirenti che attendono gli sviluppi degli eventi in Ucraina e i provvedimenti futuri del governo su mutui, tassi d’interesse e agevolazioni fiscali.

© Riproduzione riservata