Sugli appalti delle bonifiche del polo industriale di Porto Torres, gestite da Eni,  che secondo i consiglieri comunali di opposizione non coinvolgerebbero adeguatamente le aziende sarde, oggi puntualizza il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas.

"Ci sono diversi modi per garantire un maggior protagonismo delle imprese sarde nei lavori che interessano l'area industriale, in particolar modo le bonifiche - dichiara il sindaco -. Il primo è trovare lo strumento adatto per vincolare chi stipula un accordo al rispetto dei suoi contenuti. Il protocollo del 2011 sulla Chimica verde aveva un limite: non prevedeva modalità per agire di rivalsa nei confronti di chi non ne ha attuato completamente tutti i contenuti. Lo strumento dell'Accordo di programma sembra più adatto a raggiungere lo scopo e a garantirne il pieno adempimento. Negli anni è stato coinvolto il personale locale, mentre il sistema imprenditoriale ha avuto più difficoltà a entrare nella partita. Ciò rappresenta un indubbio impoverimento per il sistema produttivo isolano che complessivamente non può crescere".

A questo punto Massimo Mulas lancia una proposta. "Nel nostro territorio si sta registrando un paradosso: le imprese sarde non si aggiudicano le gare d'appalto dei lavori nell'area industriale, ma vengono spesso coinvolte in fase di subappalto, a importi nettamente inferiori rispetto al costo totale dell'opera. A mio parere per questa ragione andrebbe ulteriormente innalzata la quota delle opere subappaltabili (ora al 50%). Sarebbe un riconoscimento alle competenze e alle esperienze maturate nel nostro territorio".
 

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