Ha preso il via ufficialmente in Regione l’iter per consentire al porto di Sant’Antioco di entrare nell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Al tavolo istituzionale nella sede dell’assessorato regionale all’Urbanistica e agli Enti locali, guidato da Quirico Sanna, hanno partecipato la dirigenza degli assessorati regionali ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, del Demanio regionale, della Direzione Marittima di Cagliari e del Comandante del Porto di Sant'Antioco, nonché, la Presidenza dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, con Massimo Deiana, e il Direttore Generale Natale Ditel. Presenti, inoltre, il sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci e l'assessore comunale all'Urbanistica Francesco Garau.

 Il primo cittadino parla di una “pagina storica”: “La Regione Sardegna si è finalmente fatta carico della nostra richiesta, avviando l'iter per l'ingresso del nostro scalo portuale nel sistema della Sardegna. Un grande traguardo che, una volta raggiunto, significherà guardare il nostro porto all'interno di logiche regionali e nazionali, con fondi di investimento che gli consentiranno di assurgere definitivamente a scalo di riferimento per tutto il territorio circostante. Questo segue l'impegno che in questi anni abbiamo profuso per riuscire nell'intento: nel novembre scorso abbiamo deliberato la richiesta alla Regione e oggi incassiamo il risultato. Il nostro, infatti, per ora è l'unico scalo isolano fuori dall'ambito del sistema portuale di Sardegna. Ormai, di fronte all'attuale scenario, non ha alcun senso che il porto di Sant'Antioco resti fuori dall'Autorità di sistema e continui a rimanere sotto l'egida della Regione Sardegna. Lo scalo antiochense riveste un ruolo fondamentale per tutto il Sud Ovest della Sardegna e ringrazio la Regione, in particolare l'Assessore Sanna, per aver accolto l'istanza della nostra comunità”.

L'Amministrazione comunale nel 2019 ha approvato la presa d'atto della "Variante al Piano Regolatore del Porto", che prevede la suddivisione delle aree portuali salvaguardando l'attività della pesca, la produzione commerciale e concedendo ampi spazi alla cantieristica e ai posti barca da diporto, nonché ai servizi che faranno dal collegamento al centro urbano.

“Questa pianificazione - spiega l'assessore Garau - sarà la base di partenza per lo sviluppo del porto. È sempre stato nostro intendimento garantire un futuro all'insegna dello sviluppo economico alle aree portuali di Sant'Antioco che passi per una loro riconversione attraverso la valorizzazione del comparto turistico e lo sviluppo della cantieristica, senza dimenticare la pratica professionale della pesca e la residuale attività dell'industria del sale. E per realizzare tutto questo adesso abbiamo un valido alleato e la certezza che Sant'Antioco entrerà nel sistema regionale garantendo lo sviluppo turistico del territorio e favorendo anche il traffico marittimo”.

Quello di Sant’Antioco, ha sottolineato l’assessore regionale Quirico Sanna, “diventerà un porto di interesse nazionale. Le caratteristiche dello scalo antiochense non sono quelle di un piccolo porto: riteniamo, infatti, che la posizione strategica di Sant'Antioco possa essere di supporto al porto di Cagliari. La volontà politica della Regione c'è tutta”.

(Unioneonline/s.s.)

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