Il governatore Visco: “Ripresa complicata, servono ammortizzatori evoluti”
"La fiducia a breve termine è legata ai vaccini, il ruolo dello Stato nell’economia resterà importante”
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“Dopo la pandemia ci sarà molta ristrutturazione della produzione. Se sarà affidata solo alle forze di mercato, ci saranno molti rischi, deve essere guidata, non lasciata a se stessa; nel guidarla non ti puoi sostituire al settore produttivo” ma occorre “garantire che il cambiamento avvenga con la consapevolezza che bisogna dialogare con imprese e lavoro”.
Lo ha detto Ignazio Visco, ospite al Festival dell’Economia di Trento, parlando di lavoro e dello stop al blocco dei licenziamenti, a partire dal primo luglio.
“La ripresa sarà complicata”, ha aggiunto il governatore della Banca d’Italia, spiegando che l’epidemia da Covid-19 ha reso sempre evidente la necessità di avere un sistema “evoluto” di ammortizzatori sociali.
“Dobbiamo cambiare sia la domanda sia l’offerta di lavoro. In uno stato di crisi come questo bisogna dare sostegno a coloro che sono in difficoltà, cioè imprese e lavoratori, che siano autonomi o precari”, ha affermato, sostenendo che lo Stato continuerà ad avere un ruolo di rilievo nell’economia italiana.
“Anche prima della pandemia avevamo uno Stato molto presente nell’economia, intorno al 45%, che è una dimensione particolarmente ampia. Ma adesso il ruolo cambierà, necessariamente”, ha sottolineato.
Per il governatore presupposto della ripresa è la fiducia: “Quella a breve termine è legata ai vaccini, ma deve funzionare tutto a livello globale e questo vuol dire che ci vogliono molti sforzi da parte dei Paesi avanzati. Stiamo lavorando moltissimo in questa direzione, per far sì che in molti ne escano”.
(Unioneonline/F)