Lo sbarco in Germania è avvenuto in grande stile: diciotto espositori in rappresentanza di altrettante cantine sarde iscritte al ProWein 2017 di Düsseldorf, uno tra i più importanti eventi internazionali dedicati al vino, che per tre giorni attirerà nella metropoli tedesca migliaia di addetti ai lavori tra produttori, distributori, ristoratori, enotecari e manager della ristorazione. Una vetrina preziosa per le piccole e grandi realtà isolane presenti e intenzionate a conquistare i palati stranieri.

IL CONFRONTO - "I grandi appuntamenti internazionali rappresentano un momento di confronto molto importante con le eccellenze dell'enologia - conferma Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina gallurese Siddùra, arrivato a Düsseldorf anche per ritirare il premio "Best of show Sardinia" per il Tìros 2014 - inoltre, proprio la Sardegna è riconosciuta a livello europeo come terra emergente per la qualità dei vini prodotti". Il ProWein è diventato così per gli imprenditori isolani un appuntamento ogni anno sempre più strategico, non solo come trampolino verso il prestigioso Vinitaly di Verona in programma ad aprile, ma anche come occasione per farsi conoscere davanti a uno dei mercati più promettenti dell'enologia mondiale.

I MERCATI - La Germania infatti rappresenta con Usa, Gran Bretagna, Belgio e Svizzera il bacino di consumatori stranieri più nutrito ed esigente. "Il mercato tedesco è da sempre una risorsa primaria per le cantine italiane in genere, e sarde in particolare - dice Andrea Ledda, proprietario a Bonannaro dell'omonima azienda vitivinicola - come nuova realtà abbiamo sentito da subito il richiamo di questi mercati e da due anni ormai li frequentiamo con un discreto successo. Una popolazione così numerosa, con buone capacità di acquisto, ma soprattutto molto innamorata dell'Italia e della Sardegna, si è dimostrata subito attenta".

LA CONCORRENZA - Nonostante la concorrenza spietata di etichette emergenti nate in Australia, Sud Africa, Stati Uniti e Cile, la voglia di vini made in Italy cresce di pari passo al loro successo. Soprattutto per quelli che, anche se creati da cantine piccole e sconosciute, riescono a distinguersi nell'immensa offerta e a promuovere la tipicità dei territori da cui provengono.

"La fiera di Düsseldorf rappresenta un palcoscenico di ampio respiro - ribadisce Manuela Pittalis della cantina Atha Ruja di Dorgali - qui troviamo una convergenza di operatori professionali provenienti da tutta Europa e oltre oceano. Si tratta di un'importante anteprima al Vinitaly davanti a un mercato tedesco in consolidamento, ma per vocazione aperto agli operatori del settore di tutto il mondo".

Luca Mascia

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