Bar, pub e ristoranti con meno clienti per la paura del Covid. E con i costi che lievitano di mese in mese anche per il caro bollette.

Lettera aperta di Fipe Confcommercio al presidente della Regione Christian Solinas: “Le spese ormai superano i guadagni, il 70% dei locali ormai ha deciso di aprire solo dal giovedì alla domenica”, spiega Emanuele Frongia, presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna che parla a nome degli associati di tutta la regione. 

“Abbiamo sostenuto fin da subito l'introduzione del green pass, ma la campagna vaccinale ha ormai raggiunto traguardi molto importanti. È del tutto evidente che si sta concretizzando una crescente asimmetria fra i benefici sociali legati all'adozione del green pass e gli oneri a carico delle imprese del comparto”.

Difficoltà pratiche ed economiche perché “sul versante dei controlli - insiste Frongia - i costi permangono e le difficoltà aumentano. Si pensi solo che da giugno a oggi gli operatori del settore hanno dovuto studiare e adeguarsi a 65 provvedimenti nazionali che di volta in volta modificano la regolamentazione dei flussi degli stranieri, la durata dei vaccini, la gestione dei guariti, la validità delle dosi booster, le varie eccezioni e via dicendo”.

La richiesta è di abolire l’obbligo di Green pass per accedere ai pubblici esercizi, “a nostro avviso si sono raggiunte le condizioni”. O, in alternativa, introdurre il principio di autoresponsabilità, in modo che “di fronte a un controllo delle forze dell’ordine solo l’avventore debba rispondere dell’eventuale mancanza della certificazione verde”.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata