Il senatore di Fi Maurizio Gasparri annuncia un'interrogazione su una presunta sponsorizzazione della Rai a favore della società Tiscali fondata da Renato Soru.

"Il Comitato di redazione della Tgr Sardegna (organismo sindacale di base) ha segnalato, nel documento del 1.2.2017 inviato alla direzione della Tgr e all'Usigrai, l'intenzione del caporedattore di mettere in onda all'interno degli spazi di informazione una serie di servizi realizzati presso la sede della società Tiscali, fondata dall'europarlamentare, ex segretario regionale del Pd ed ex presidente della regione Sardegna, Renato Soru".

In una nota Tiscali precisa che la società "ha come azionista di riferimento, da ormai un anno, il fondo russo Okritie e Renato Soru detiene una quota non di controllo".

E specifica ancora che "i servizi girati presso lo spazio di co-working Open Campus, che avevano il fine di raccontare storie di giovani co-worker, non ci risultano avere alcun evidenza del brand Tiscali o forme di pubblicità occulta”.

"Tali servizi - riferisce ancora l'interrogazione del senatore Gasparri - sono stati effettivamente concordati durante un colloquio ufficiale tra il Caporedattore della Tgr Sardegna Anna Piras, un redattore all'uopo da lei incaricato e la rappresentante della societa' Tiscali Alice Soru, colloquio svoltosi nei locali della societa' Tiscali. Tali servizi, precedentemente concordati, sono stati successivamente girati dal personale Rai presso la sede di Tiscali, a Cagliari, e successivamente montati e predisposti alla messa in onda presso la Sede Rai di Cagliari dal personale dell'azienda di servizio pubblico, e che tali servizi sono tuttora custoditi nell'archivio digitale della redazione".

Poi: "Accertato che il contenuto di tali servizi era incentrato sul programma di corsi di addestramento e di avviamento all'imprenditoria destinati ai giovani, denominato 'Open Campus' che Tiscali svolge a pagamento e che pubblicizza anche sugli organi di informazione locali, la messa in onda della prima puntata della serie e' stata bloccata dal capo redattore Piras in seguito alle rimostranze della redazione espresse in assemblea sindacale e significate nel suddetto comunicato del Comitato di redazione. Evidenziato che già più volte i vertici aziendali della Rai hanno dovuto constatare e contrastare episodi in cui si era evidenziata la presenza di brand e pubblicità occulte all'interno di programmi d'informazione o di altro genere del servizio pubblico. Per sapere se tali fatti costituiscono la violazione delle norme legali ed etiche che impongono al servizio pubblico radiotelevisivo di non svolgere alcuna forma di pubblicita' alle aziende private se non nelle forme e nei modi previsti nell'ambito commerciale aziendale".

“In merito alla notizia riportata dalla vostra testata online, si fa presente che Tiscali S.p.A. ha come azionista di riferimento, da ormai un anno, il fondo russo Okritie e il dott. Renato Soru detiene una quota non di controllo.

Inoltre, i servizi girati presso lo spazio di co-working Open Campus, che avevano il fine di raccontare storie di giovani co-worker, non ci risultano avere alcun evidenza del brand Tiscali o forme di pubblicità occulta”
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