I Paesi debitori dell'Eurozona come l'Italia e la Spagna "devono intraprendere ulteriori riforme, sia nel mercato del lavoro sia in quello dei prodotti per mantenere la crescita della produttività oltre la crescita dei salari".

Questa la richiesta espressa dal Fondo monetario internazionale nel corso della sua missione nell'area euro all'indomani della notizia sul debito pubblico italiano, che ha raggiunto il nuovo record di 2.270 miliardi.

Il riferimento non è solo al nostro Paese e ai cosiddetti Pigs - Portogallo, Italia, Grecia, Spagna - ma anche alla Francia.

Il quadro dell'Fmi sull'area euro presenta più luci che ombre: nel Vecchio Continente la ripresa dei consumi e l'aumento dei posti di lavoro è evidente. Una situazione, che sta rendendo l'uscita dalla crisi sempre più solida.

Tra le ombre, restano però le difficoltà legate ai conti pubblici di alcuni Paesi, tra cui appunto l'Italia, che devono perseguire la via del risanamento del debito e quella delle riforme strutturali sfruttando la ripresa e la politica monetaria della Bce.

(Redazione Online/F)

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