"Confidiamo che la Finanziaria 2022 diventi rapidamente operativa consentendo agli uffici competenti di attivarsi prontamente per rendere concreta la scelta politica di aiutare i commercianti" con il fondo da 30 milioni previsto dalla Giunta regionale.

A sostenerlo è Nando Faedda, presidente di Confcommercio in Sardegna e che sollecita una spinta politica e ricorda che "l'ultima misura di incentivazione dedicata all'importante comparto risale al 2009".

"Le difficoltà che i commercianti stanno attraversando vanno sostenute con misure appetibili altrimenti si rischia di impegnare delle somme senza dare ai più piccoli la possibilità di realizzare le azioni necessarie per rimanere nel mercato - aggiunge Faedda - Il terreno da recuperare dopo la pandemia appare infatti eccezionalmente ampio. Nel 2020, i consumi pro capite dei residenti sono diminuiti di circa 1.600 euro in termini reali. Nel 2021, pure in un contesto favorevole di crescita, solo un terzo di questa perdita, quindi 533 euro, verrà recuperato. A questo si aggiunge l'inflazione connessa anche al caro energia.

Secondo i dati elaborati da Concommercio, il saldo delle imprese al III trimestre 2021 è attivo. Si sono iscritte 1.638 imprese e hanno cessato in 893. Il totale dell'economia isolana è 145.192 imprese di cui 34.680 artigiane. Il commercio da sempre trainante nelle statistiche, però, si è fermato.

C'è una crescita marginale dello 0.03% data dalle imprese dei servizi che crescono del 2.61% arrivando a 28.085 unità. Quelle che invece perdono, sono le imprese del commercio al dettaglio.

"La crisi che sta attraversando il comparto del commercio non deve passare in silenzio né nel dimenticatoio - dichiara Faedda - I numeri devono farci riflettere". 

(Unioneonline/v.l.)

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