“Fateci pagare più tasse”.

Questo il singolare appello presentato ai propri governi da 102 super ricchi a livello globale, per chiedere un sistema fiscale più equo.

I “paperoni” hanno reso pubblica una lettera aperta in concomitanza con il World Economic Forum di Davos, che si sta svolgendo in questi giorni in modalità virtuale.

“Mentre il mondo ha sofferto in questi due anni, molti di noi possono dire di aver visto aumentare la loro ricchezza durante la pandemia. Pochi di noi, forse nessuno, può invece dire onestamente di aver pagato il giusto di tasse”, si legge nella missiva, firmata dal gruppo dei “milionari patriottici” (questo il nome che hanno scelto per definirsi).

Nel documento si spiega come, a causa dell’attuale sistema diseguale, sia emersa una mancanza di fiducia dei cittadini comuni nei confronti delle élite: "Il mondo, e ogni Paese, deve chiedere ai ricchi di pagare il giusto. Tassateci, e tassateci ora", hanno ribadito i firmatari.

Un portavoce del World Economic Forum ha affermato che un’imposta sul patrimonio - come esiste in Svizzera, dove ha sede l’organizzazione - potrebbe essere un buon modello da esportare in altri Paesi.

Nei giorni scorsi erano stati diffusi i risultati di uno studio dell’organizzazione non governativa Oxfam, secondo cui, nel corso dei due anni di emergenza Covid, le fortune dei dieci individui più ricchi del mondo si sono duplicate, passando da 700 miliardi di dollari a 1.500 miliardi di dollari, a un ritmo di circa 15mila dollari al secondo.

Nello stesso periodo 163 milioni di persone sono diventate povere a causa della pandemia. 

Ad aumentare i propri profitti, oltre alle più importanti big tech a livello mondiale, anche le aziende produttrici di vaccini anti-Covid come Pfizer e Moderna. 

(Unioneonline/F)

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