Faro dell’Antitrust sull’aumento del prezzo della benzina, compagnie nel mirino
L’Agcm in azione con la Guardia di finanza
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L’Antitrust vuole vederci chiaro sull’aumento anomalo dei prezzi dei carburanti e, con la Guardia di finanza, ha chiesto informazioni alle maggiori compagnie petrolifere. Pur senza che siano stati diffusi i nomi, si tratta delle società più attive sul territorio nazionale e di quelle che operano con il proprio marchio. Le risposte ai quesiti arriveranno tra qualche giorno.
Numerose le denunce presentate dalle associazioni dei consumatori, conferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons, a 104 procure di tutta Italia oltre che all’Antitrust e ora sarebbe anche pronta una maxi class action per milioni di consumatori e imprese danneggiati, se saranno accertati illeciti. Il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, invita a chiudere le indagini "al più presto per bloccare queste inaccettabili speculazioni".
In particolare, ciò che si vuole accertare è l'ipotesi di un'eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza.
Insieme all’Agcm si stanno muovendo diverse procure, da Roma a Cagliari o Prato. Hanno aperto dei fascicoli e stanno cercando di acquisire elementi per eventualmente individuare un profilo penale dietro il repentino aumento dei prezzi. Su singoli casi sono già arrivate le sanzioni.
(Unioneonline/s.s.)