Lavoratori dell’ex città mercato Marconi di Pirri sul piede di guerra.

I dipendenti si sono riuniti in assemblea per discutere dell’attuale situazione di crisi, con 400 persone che rischiano il posto tra lavoratori diretti e indotto.

Alla base c’è la "fuga" di alcuni commercianti dopo il mancato avvio dei lavori di ampliamento, previsto per marzo 2021.

"Abbiamo deciso di convocare come Cgil, Cisl e Uil del settore commercio tutti i lavoratori del centro commerciale Marconi su una situazione che ha del paradossale: non si ha certezza dell'avvio dei lavori, attualmente bloccati per l'assenza di firme autorizzative, un centro commerciale che ormai è deserto e ha perso attrattività commerciale, ha problemi di natura strutturale e vede il declino di moltissime attività: alcune hanno chiuso, altre stanno chiudendo e al 31 dicembre sono stati disdetti tutti i contratti di affitto e quindi siamo preoccupati per la tenuta dei livelli occupazionali", ha spiegato Cristiano Ardau, segretario generale Uiltucs. 

"Per noi è importante che il centro venga ampliato e vengano eseguiti tutti i lavori che servono per renderlo aggiornato e moderno alle esigenze della clientela. Assumeremo ora tutta una serie di iniziative chiedendo conto al Comune, alla Regione e alla proprietà", ha aggiunto.

"La situazione è seria - conferma Nella Milazzo, segretaria generale della Filcams di Cagliari -. Secondo le scarne informazioni che abbiamo, si tratterebbe di un importante ampliamento della grande struttura di vendita che comporta una serie di autorizzazioni da parte non solo del Comune di Cagliari, ma anche di competenza regionale. Ma a oggi non si sa nulla di questo iter, solo che alcune aziende hanno deciso di andare via, mentre l'ipermercato non decolla. In questa situazione il centro sta per chiudere e la proprietà dell'immobile sta ricevendo disdette che speriamo siano solo temporanee. Ora vogliamo capire cosa manca per iniziare questi lavori di ristrutturazione, ma siamo molto preoccupati. Se entro dieci giorni non ci saranno queste risposte, ci faremo sentire". 

(Unioneonline/F)

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