Si riaccende lo scontro tra Partito Democratico e Bankitalia, e questa volta tocca direttamente la vicenda di Banca Etruria.

"Oggi inizia a sgretolarsi il castello di strumentalizzazioni con cui in questi mesi è stata raccontata la vicenda di Banca Etruria, e iniziano ad emergere le vere responsabilità, a cominciare da quelle di Banca d'Italia, sia nella mancata vigilanza sia nell'immaginare di riorganizzare parte del sistema intorno alla Popolare di Vicenza, le cui sofferenze erano abbastanza evidenti già allora", ha dichiarato il presidente dem Matteo Orfini.

L'attacco di Orfini arriva al termine dell'audizione del procuratore di Arezzo Roberto Rossi in commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche. Rossi aveva parlato a lungo della spinta esercitata da Bankitalia su Banca Etruria affinché scegliesse la Popolare di Vicenza come partner in vista di una fusione.

Circostanza "strana" secondo il procuratore, visto che la banca vicentina era in "condizioni simili" a quella di Arezzo.

Rossi - nel rispondere alle domande dei commissari pentastellati - ha anche scagionato Pierluigi Boschi, padre della sottosegretaria Maria Elena, da ogni responsabilità: "L'allora vicepresidente di Banca Etruria non ha partecipato alle riunioni degli organi della banca che hanno deliberato i finanziamenti finiti in sofferenza che hanno poi portato al reato di bancarotta".

(Redazione Online/L)
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