"Non abbiamo bisogno di fenomeni. Se vuole andare in tv vada pure, ma si sieda al tavolo, dove valgono le argomentazioni".

Ad Assisi, dove si trova per le celebrazioni di San Francesco, il premier Giuseppe Conte risponde alle parole di Matteo Renzi che ieri aveva criticato le ipotesi contenute nella manovra del governo giallorosso sul cuneo fiscale aveva detto

"Mettono 2 miliardi, non possono dire che è la rivoluzione del proletariato", ha detto il leader di Italia Viva.

"Non parlerei di pannicello caldo, quando parliamo di lavoratori bisogna avere rispetto per loro", ha dichiarato il presidente del Consiglio al politico toscano, secondo cui la cifra ipotizzata per il taglio del cuneo fiscale è un "pannicello caldo".

"Stiamo parlando di lavoratori che hanno bisogno di avere potere d'acquisto - ha aggiunto Conte -, se per Renzi che ha uno stipendio consistente, 20-30 euro sono pochi per carità... Lui ha dato molto di più, ha usato risorse pubbliche ma noi abbiamo un quadro di finanza molto delicato".

Immediata la replica di un vicinissimo di Renzi, Ettore Rosato, coordinato di Italia Viva: "Nessuno di noi fa il fenomeno, caro Conte. Siamo persone semplici e, come spiegato oggi da Renzi, sappiamo far di conto, tutto qui. Con noi il taglio al cuneo fiscale è stato di 22 miliardi e non abbiamo aumentato l'Iva. Se serve siamo a disposizione per dare una mano. E al tavolo ci siamo seduti con Bellanova e Marattin. Quelli che facevano i fenomeni li conosce bene, presidente Conte: sono quelli con cui lei ha governato lo scorso anno, non siamo noi".

"MENO TASSE PER GLI ONESTI" - 'Nel corso delle celebrazioni per San Francesco il premier ha parlato della sua idea di Paese: "Dobbiamo realizzare un Paese più giusto in cui ci siano asili nido gratuiti e si dia un senso ai principi di dignità della Costituzione, un Paese più giusto e anche un Paese in cui i contribuenti onesti pagano meno anche grazie ai proventi della lotta alla evasione fiscale. Un Paese in cui non si tagliano risorse alla scuola, alla cultura e alla sanità ma si cerca di Potenziare questi servizi''.

"Sulla scuola ho personalmente a cuore il problema dei nostri ragazzi con disabilità, li dobbiamo seguire con sempre maggior attenzione. Sulla sanità dobbiamo continuare a migliorare il nostro modello, che tutto il mondo ci invidia", ha affermato anche il capo del governo.

(Unioneonline/F)
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