Alle aziende artigiane della Sardegna in cinque anni sono arrivati 252 milioni di euro in meno: si è passati dal miliardo abbondante del 2011 per arrivare agli 826 milioni del 2017.

I numeri sono quelli forniti da Confartigianato imprese Sardegna, e il presidente Antonio Matzutzi aggiunge: "La situazione creditizia è ancora critica: la politica deve guardare anche alle esigenze delle piccole imprese".

Il dossier realizzato dell'Osservatorio sui dati di Artigiancassa e Banca d'Italia è stato presentato questa mattina ad Abbasanta.

"I 'rubinetti' del credito non accennano a riaprirsi – è il commento di Matzutzi - una situazione che stenta ancora a ripartire e che, visto il trend, non ha nulla di incoraggiante per i prossimi mesi".

Anche a livello provinciale il trend è in picchiata: la situazione peggiore a Carbonia Iglesias, con un crollo dei finanziamenti del 7%, seguito dall’Ogliastra con -6,9%, dal -5,7% di Olbia Tempio e dal -5,5% di Sassari. Il calo più ridotto a Oristano con -0,3%.

Nel totale erogato alle imprese artigiane, la fetta più consistente va invece a Cagliari con 228 milioni di euro, seguita da Sassari con 168 e da Olbia Tempio con 143. Solo 29 milioni di euro sono andati

all’Ogliastra.

"I nostri dati – conclude il presidente di Confartigianato – dimostrano che la situazione creditizia delle imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, rimane molto critica. Non bisogna abbassare la guardia. Serve un’attenzione della politica anche per le piccole imprese in modo da trovare soluzioni che invertano questa tendenza. Il credito è il carburante indispensabile per rimettere in moto l’economia e ridare slancio e fiducia ai nostri imprenditori".

(Unioneonline/s.s.)
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