Ita fa ricorso al Tar dopo la decisione della Regione di escluderla dal bando per la continuità aerea della Sardegna.

"L'esclusione della Compagnia dalla prima procedura d'emergenza per i voli in continuità aerea da e per la Sardegna è stata determinata sulla base di un'interpretazione della lex specialis da parte della commissione di gara dei requisiti relativi alla disponibilità degli aeromobili che Ita ritiene erronea – fa sapere la compagnia in una nota -. A tal proposito Ita ha depositato ricorso al Tar Sardegna per l'annullamento, con richiesta di sospensiva, del provvedimento di esclusione nonché delle lettere d'invito relative alla seconda procedura d'emergenza".

La Regione ieri ha comunicato che è stata la compagnia low cost Volotea ad aggiudicarsi le rotte da domani per i prossimi sette mesi. Oggi l'assessore regionale Giorgio Todde in Consiglio ha spiegato il perché dell’esclusione di Ita: “Carenze di requisiti tecnici", ha detto.

Ma per l’erede di Alitalia le cose non stanno affatto così: la newco che punta a diventare la nuova compagnia di bandiera, si legge nella nota, "a conferma della propria attenzione per la connettività della Sardegna e per la mobilità dei Cittadini sardi, ha partecipato alle procedure di gara indette dalla Regione Sardegna in virtù del possesso di tutti i requisiti richiesti dal Decreto ministeriale di imposizione e dalle lettere d'invito".

Non solo. Il vettore ritiene le parole di Todde "estremamente lesive della propria immagine e professionalità” e dunque “si riserva di tutelarsi nelle sedi opportune".

DOMANI IL DECOLLO – Intanto con l’ultimo volo di Alitalia di stasera (Cagliari-Roma Fiumicino) Ita si prepara a decollare. Dopo essersi aggiudicato per 90 milioni di euro il marchio Alitalia Spa e il dominio www.Alitalia.com, il nuovo vettore partirà ufficialmente alle 6.20 di domani mattina col volo Milano Linate-Bari. La compagnia avrà una flotta di 52 aerei e una forza lavoro di 2.800 persone, contro i 10.500 lavoratori della vecchia Alitalia. 

Numeri che anche oggi hanno alimentato lo scontro tra l'azienda e i sindacati con scioperi, proteste e manifestazioni di piazza. Le sigle sindacali chiedono, in particolare, "garanzie" sui rami handling e manutenzione, "garanzie sull'assunzione" dei lavoratori Alitalia da parte di Ita e la "cancellazione del regolamento  aziendale" con applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro. "Inizia una due giorni di ulteriore mobilitazione, nel giorno che segna la fine di una compagnia che ha portato benessere al Paese. È una giornata che non vuole essere un funerale ma è l'inizio di una resistenza", afferma l'Usb.

(Unioneonline/D)

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