Si stima un aumento del traffico di circa due milioni di passeggeri in più all'anno, con un impatto economico di quasi quattrocento milioni e circa mille nuovi posti di lavoro.

È il modello Baleari applicato alla Sardegna, simulato ieri mattina nell'incontro "Oneri di servizio pubblico servizio e intermodalità", organizzato da Confapi Sardegna al Costa Smeralda. Con una revisione del sistema degli oneri di servizio pubblico, sconti dedicati ai residenti che incentivino la domanda aprendo il mercato alla libera concorrenza, il modello Baleari potrebbe far volare ad alta quota i tre aeroporti dell'Isola.

«Il modello alternativo avrebbe un effetto moltiplicatore: le Baleari hanno tre aeroporti come la Sardegna ma sono in grado di attrarre un traffico molto più rilevante di passeggeri, 44 milioni nel 2023 contro il 9,6 milioni della Sardegna, grazie anche al loro sistema di oneri di servizio pubblico e all'introduzione di uno sconto del 75 per cento per i residenti», ha spiegato l'economista dei trasporti dell'università Milano Bicocca, Andrea Giuricin, autore dello studio commissionato da Confapi per contribuire a trovare soluzioni che rispondano alle reali esigenze di mobilità dei sardi.

L’articolo completo di Tania Careddu su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale

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