Oltre che sui bonus e gli assegni sociali, il governo e la maggioranza giallo-rossa continuano a riflettere sulle misure anti-evasione fiscale da inserire nella Manovra finanziaria.

L'esecutivo punta infatti a una stretta, in grado di portare in dote fino a 3,3 miliardi di euro.

Tra le ipotesi previste nella bozza del decreto fiscale, una norma per procedere alla confisca di beni "per sproporzione" nel caso di condanna penale per evasione di imposte sui redditi e Iva.

Inoltre, si pensa a un'altra norma che dia allo Stato la facoltà, prima di erogare i crediti fiscali, di prelevare quanto gli spetta se il contribuente ha dei debiti con il fisco, superiori a 100 euro, già diventati cartelle. Un giro di vite che dovrebbe dare un apporto pari a quasi tre miliardi in tre anni.

Resta sul piatto, inoltre, la cosiddetta "lotteria degli scontrini" (ovvero l'assegnazione di premi in denaro casuali per i clienti che pagano dei negozi, collegati all'emissione dello scontrino).

Al proposito, il governo sta pensando a una esenzione della tassazione sui premi del "gioco" pensato per disincentivare l'evasione dei commercianti che partirà il prossimo anno e già sperimentato con successo in Portogallo ed altri paesi europei.

Previste, inoltre, sanzioni pecunarie tra 500 e i 2mila euro per i commercianti infedeli, che si oppongono alla richiesta del cliente di voler fornire il codice fiscale per partecipare alla lotteria.

Si pensa poi alla figura dello "sceriffo del gambling". Ovvero, un agente sotto copertura per prevenire il gioco minorile ed impedire l'esercizio abusivo del gioco con vincita in denaro, contrastare l'evasione fiscale e l'uso di pratiche illegali in elusione del monopolio pubblico del gioco. Tale agente potrà essere in forza all'Agenzia delle entrate, ma anche dalla Polizia di Stato, al Corpo della Guardia di finanza e all'Arma del carabinieri.

Tra le novità sul fronte dei giochi, inoltre, c'è anche l'istituzione dal primo gennaio 2020 del Registro unico degli operatori del gioco pubblico, per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore e la diffusione del gioco illegale.

Ancora, sempre in base alla bozza di dl, chiunque si accolli il debito d'imposta altrui, procederà al relativo pagamento secondo le modalità previste dalle diverse disposizioni normative vigenti ma per il pagamento, in ogni caso, sarà escluso l'utilizzo in compensazione di crediti dell'accollante. Una disposizione che potrebbe garantire circa 300 milioni di euro.

(Unioneonline/l.f.)
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