"Quest'anno sul fronte dei consumi faremo un balzo all'indietro di un quarto di secolo ed il Pil calerà ben oltre il 9% previsto". Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, parla in un'intervista su La Stampa della crisi in atto e della necessità di più risorse e interventi per tutte le categorie.

La ripartenza, dal suo punto di vista, potrà avvenire con una web tax e con interventi di "rigenerazione urbana". La proposta è di "un grande progetto che, nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, tenga insieme rigenerazione urbana e rivitalizzazione del tessuto commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi di prossimità di città grandi e piccole". Mentre "per quel che riguarda i ristori bisogna rispondere insieme a tre esigenze: tempestività degli interventi, adeguatezza degli stanziamenti, inclusività delle misure a tutte le categorie colpite dalla crisi".

Dunque, non soltanto più risorse. "È urgente cambiare la logica dei ristori legati alle zone rosse, arancioni e gialle e ai codici Ateco - spiega Sangalli - Ho una proposta semplice: indennizzo adeguato in misura all'entità delle cadute di fatturato quale che sia il settore o il territorio. E poi serve continuità del credito d'imposta per locazioni e affitti commerciali, moratorie fiscali più ampie, e ammortizzatori sociali riformati insieme ad una giusta flessibilità governata e contrattata nei rapporti di lavoro. Sul versante creditizio, bisogna continuare ad assicurare e ad agevolare l'accesso al credito".

"Ai primi di novembre, ci siamo incontrati con Cgil, Cisl, Uil - conclude - abbiamo condiviso la necessità di operare per dare risposte alle sfide difficilissime di questa fase. Ci siamo detti che, a breve, ci incontreremo nuovamente per l'avvio delle trattative".

(Unioneonline/v.l.)
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