Con le nuove chiusure decise dal governo a partire da lunedì 15 marzo, si stima una perdita per il commercio che supererà i 15,5 miliardi di euro rispetto a un mese normale in cui ricade la Pasqua.

E' un calcolo dell'Ufficio studi di Confcommercio, che parla di una caduta del fatturato superiore al 30% del totale.

In un mese senza pandemia nel quale ricade la Pasqua i consumi nei settori del vestiario, mobili, bar e ristoranti, servizi di alloggio e ricreativi, superano nel complesso i 50 miliardi.

"In attesa che le vaccinazioni procedano a pieno regime - dice il presidente dell'Associazione, Carlo Sangalli, - continua il ricorso ai lockdown, una strategia insostenibile per le imprese del terziario. Insostenibile perché tardano gli indennizzi dovuti e mancano ancora indicazioni sugli interventi per compensare le perdite di fatturato ormai ingenti. Chiediamo che il decreto 'Sostegno' ridia effettivamente ossigeno alle imprese e non arrivi fuori tempo massimo."

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata