È stata pubblicata la classifica mondiale del Global Competitiveness Index, l'indice calcolato dal World Economic Forum sulla competitività degli Stati.

L'Italia risale di un gradino, attestandosi "solo" al 43esimo posto su 137 Paesi presi in esame. Un risultato non esattamente lusinghiero.

In miglioramento le voci legate all'"efficienza del mercato dei beni" e a "educazione superiore e formazione", mentre tra i tradizionali punti di forza italiani troviamo le capacità innovative (in cui l'Italia è 32esima) e la sofisticatezza delle imprese (25esima) e delle infrastrutture (27esima classificata).

"Nonostante le recenti riforme, il mercato del lavoro e i mercati finanziari rimangono punti deboli", si legge nel documento del Wef, che li definisce delle vere e proprie "difficoltà croniche" del Paese.

A guidare la classifica anche quest'anno la Svizzera, che precede Stati Uniti e Singapore, sul podio.

Quarta e quinta Olanda e Germania.

(Redazione Online/F)
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