"Nessuna risposta concreta dall'azienda".

Queste le parole di Cristiano Ardau - segretario generale della UILTuCS Sardegna – dopo l’incontro di oggi nella sede di Conad Nord Ovest a Monastir tra i vertici di Conad e i sindacati del settore commercio di Cgil, Cisl e Uil.

All’ordine del giorno il piano di ristrutturazione dell’ipermercato dopo la chiusura di ieri, dopo 28 anni di attività.

"L’incontro si è concluso con un nulla di fatto – afferma Ardau – per l’assenza di risposte da parte di Conad sul futuro dei lavoratori".

Il tavolo di confronto territoriale è ancora legato alla vertenza nazionale e agli esiti dell’Antitrust.

"Conad in attesa dell’incontro nazionale previsto per il 5 marzo. ha comunicato solo gli aspetti organizzativi dei lavori di ristrutturazione e che tale periodo si ricorrerà alla cassa integrazione guadagni dei dipendenti impiegati senza dare risposte ai tanti quesiti che ha posto il sindacato sardo”.

La riapertura è prevista per il 4 aprile, con un negozio più piccolo, 4000 metri quadratim ma con insegna Spazio Conad.

Il nuovo store punterà al settore alimentare, arrivando ad oltre il 30% di prodotti sardi contro il 7% dell’ex colosso francese Auchan; saranno implementati i servizi al banco e i prodotti del fresco.

"Risposte solo marginali – continua Ardau – dove ancora non ci è dato conoscere il futuro dei lavoratori nel medio periodo e nessuna ufficialità sull’arrivo di Decathlon nella restante area. Conad non ha fatto cenno agli esuberi, non ancora quantificati nelle cifre e dove ubicati e sulle garanzie per chi in esubero e il piano di riassorbimento".

"Un'attesa estenuante di una vertenza lunga che continua a vedere poco chiari gli scenari futuri e che destino avranno i lavoratori all’interno del nuovo modello di Conad. Per noi sindacato è scontata la richiesta di aiuto all’Assessore Regionale al Lavoro per districare una vertenza complicata.

Attendiamo sviluppi dal tavolo di confronto della vertenza nazionale – conclude Ardau – ma serve una stretta sul confronto in Sardegna. Ogni incontro aggiunge solo poche risposte a dispetto di una vertenza che chiede maggior chiarezza per i lavoratori. Dipendenti che attendono la ripartenza e la rassicurazione circa il loro futuro lavorativo".

(Unioneonline/F)
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