Coldiretti Sardegna si mobilita per sensibilizzare sull’emergenza rappresentata dai danni causati dalla fauna selvatica, un «problema che sta colpendo quotidianamente decine di aziende agricole in tutta l’Isola e sta continuando ad assumere contorni sempre peggiori, come dimostrano anche i tragici eventi sulle nostre strade, ultimo in ordine cronologico l’incidente di Pula di due giorni fa che è costato la vita a un motociclista».

Per sollecitare le istituzioni a intervenire, l’associazione annuncia, il prossimo 27 giugno, sit-in davanti alle prefetture dei quattro capoluoghi di Provincia Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, «per chiedere l’aiuto dei prefetti davanti a questo ennesimo problema che colpisce il mondo delle campagne sarde».

INCIDENTI – Coldiretti snocciola anche i numeri delle conseguenze provocate da cinghiali, cervi, cornacchie, nutrie e cormorani: «Il Rapporto dell’associazione sostenitori e amici della polizia stradale, si legge in una nota dell’associazione, sottolinea come in Sardegna siano stati 4 gli incidenti gravi negli ultimi anni (persone ferite gravemente o decedute) causati da animali con, nel 2023 in Italia, 193 i casi rilevanti, in aumento del 7,8% sul 2022 e 11 decessi. In 170 casi, sottolinea il report, l’incidente è stato causato da animali selvatici (88%) mentre il restante 12% da animali domestici».

IL CONTO DEI DANNI – Secondo Coldiretti è soprattutto il cinghiale «l’animale che crea il maggior numero di danni alle imprese e alle persone. Nella Provincia di Oristano, solo negli ultimi 5 anni, sono stati erogati indennizzi per 226mila euro (a fronte di oltre 348mila euro totali per tutti i danni da fauna selvatica) ovvero circa l'82% contro il 18% da altri animali. In base al rilevamento, poi, i territori più colpiti sono quelli di Sinis e Montiferru. Inoltre, complessivamente, nel corso del 2022 e del 2023 sono stati accertati rispettivamente 85 e 83 incidenti stradali causati dal cinghiale».

Ancora, «sempre per quanto riguarda il cinghiale, nel Nuorese, come emerso dal Piano di gestione e controllo della Provincia, nel quinquennio 2016/2020 sono stati oltre 300mila euro i danni alle aziende agricole che hanno presentato istanza (195 domande accolte sulle 225 presentate) e una media di 1.500 euro a domanda approvata con importo medio annuo di 60mila euro (primi tre comuni per importi indennizzati Bitti, Nuoro e Dorgali). Gli incidenti stradali rilevati nel periodo 2018/2021 nella Provincia sono stati 360».

E poi Sassari, dove «il Piano di contenimento evidenzia come tra il 2015 e il 2021 siano stati richiesti ai comuni indennizzi per poco meno di 860mila euro, mentre nel biennio 2020/2021 le richieste si sono attestate a quasi 370mila euro. Più della metà degli indennizzi totali vengono spesi per i danni riportati nei soli Comuni di Sassari e Alghero, dai quali pervengono anche il più alto numero di istanze. Dalle popolazioni “in costante aumento” come si legge nel piano ed emerge anche come “l’attività venatoria non sia sufficiente a contenere questa tendenza alla crescita”. Altro dato in crescita è quello degli incidenti stradali passati dai 150 nel 2014 ai 248 del 2019 sino all’impennata del 2021 quando il Piano ne ha registrato 400».

MOBILITAZIONE – Per Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna: «Questa situazione è insostenibile per i nostri allevatori e agricoltori oltre che per le stesse comunità nei nostri territori. La conseguenza che vediamo ogni giorno è quella di raccolti distrutti e le croci sulle nostre strade, è necessario un cambio di passo nella gestione di questo fenomeno».

«La mobilitazione di Coldiretti Sardegna è finalizzata – fa eco il direttore regionale Luca Saba – a mettere fine all’inerzia laddove non sono stati approvati piani efficaci di contenimento e monitoraggio anche attraverso un ufficio di coordinamento» per affrontare definitivamente il problema. 

(Unioneonline/l.f.)

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