La questione del "caro traghetti" provocato dall'aumento, dall'1 gennaio 2020, dei costi affrontati dagli armatori per l'utilizzo di carburanti con basso contenuto di zolfo e quindi meno impattanti per l'ambiente, arriva in Parlamento.

Verrà discussa venerdì 31 gennaio, l'interpellanza urgente presentata alla Camera dal deputato del Movimento 5 Stelle Nardo Marino, componente della Commissione Trasporti, per chiedere al Governo di intervenire, attuando provvedimenti mirati a contenere gli aumenti per i noli marittimi, che secondo le stime potrebbero arrivare anche al +25%.

"Una reazione a catena - spiega Marino - che causerà uno squilibrio dei costi sostenuti dai trasportatori tra le regioni peninsulari e quelle insulari. L'aumento dei costi stabilito a carico degli autotrasportatori - continua Marino - rischia di gravare sulle spalle degli imprenditori, con conseguenti e prevedibili aumenti destinati a ripercuotersi anche sul consumatore finale".

"Nel 2004, la Commissione europea ha emanato i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, disponendo quali siano compatibili con la normativa vigente. Ebbene - scrive il deputato del Movimento 5 Stelle nell'interpellanza - il punto 10 della comunicazione europea relativo agli 'aiuti al trasporto marittimo a corto raggio', se letto in combinato disposto con il punto 5 'aiuti agli investimenti', rende possibili incentivi per promuovere l'uso di navi sicure e non inquinanti nonché finalizzati a conformare le navi immatricolate nell'Unione a standard più rigorosi delle norme vincolanti in materia di sicurezza e di ambiente stabilite nelle convenzioni internazionali".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata