Prezzi alle stelle per benzina e gasolio, con listini da record in tutta Italia. Secondo l’Unione nazionale consumatori quelli relativi ai rincari dei carburanti sono “dati pessimi”. I numeri, che fanno riferimento alla settimana del 23-29 gennaio, sono stati pubblicati dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica

Il costo della verde in modalità self è 1,871 euro al litro in crescita di 4,18 centesimi (+2,29%) mentre il gasolio auto si è attestato a 1,912 euro in aumento di 3,72 centesimi (+1,98%). In calo il gasolio per riscaldamento a 1,663 euro (-1,08 centesimi pari a un calo dello 0,65%).

«Come temevamo, con l'avvicinarsi della data del 5 febbraio, ossia dell'embargo dell'Ue ai prodotti raffinati provenienti dalla Russia, i prezzi hanno preso il volo - osserva il presidente dell'Unc, Massimiliano Dona –. Ecco perché la decisione del Governo di rialzare le accise è a dir poco irresponsabile. In una sola settimana la benzina costa il 2,29% in più, oltre 4 cent al litro, pari a 2 euro e 9 cent in più per un pieno da 50 litri, il gasolio rincara dell'1,98%, pari a 1 euro e 86 cent in più per un pieno».

«Rispetto al 31 dicembre 2022, oggi un litro di benzina costa quasi 23 cent in più, con un rincaro del 13,8%, pari a una stangata di 11 euro e 36 per un pieno da 50 litri, 273 euro su base annua  considerando 2 pieni di carburante al mese a famiglia, mentre il gasolio sale del 12%, oltre 20 cent al litro, pari a 10 euro e 22 cent a rifornimento», prosegue Dona.

«Va ripristinata l'agenda Draghi: bisogna intervenire subito quando serve. Se non si riabbassano ora le accise si rischiano pericolosi effetti moltiplicativi sull'inflazione che ridurranno i benefici che si avranno dal calo del prezzo del gas», conclude il presidente dell’Unc.

(Unioneonline/v.f.)

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