Il sistema imprenditoriale nazionale, nei primi sei mesi dell’anno, ha fatto registrare un tasso di crescita positivo in quasi tutte le regioni italiane. L’espansione delle imprese in Sardegna fa registrare un +0,49% rispetto alla media Italia del +0,35%. Al quinto posto nazionale. Un tasso di crescita in calo, ma comunque superiore alla media nazionale. Nel secondo trimestre si registra ancora un saldo positivo per le imprese del Nord Sardegna. Seppur in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il tasso di crescita del primo semestre pari al +0,85% posiziona Sassari al settimo posto della classifica nazionale, Cagliari (23° posto con +0,42%) e Oristano (50° posto con +0,21%) e Nuoro (58°posto con +0,16%). Secondo l'elaborazione dell'ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, sulla base statistica relativa alla banca dati Infocamere, considerando i primi sei mesi dell’anno, la Sardegna perde cinque posizioni, passando al settimo posto rispetto al 2022. Le iscrizioni in Sardegna sono state 3.336, a fronte di 3.493 cessazioni. L’analisi a breve termine deI trimestre evidenzia una riduzione delle iscrizioni accompagnato da una crescita delle cessazioni. Queste dinamiche hanno generato un saldo inferiore agli anni precedenti.

In Sardegna si registrano 2.067 nuove imprese e 1.447 chiusure. Il saldo, pari a 590 unità non è mai così basso dal 2008. Stesso discorso per il tasso di crescita. Nel Nord Sardegna, nel trimestre del 2023, la dinamica delle imprese subisce una decisa frenata rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti. Si sono registrate 755 aperture. In calo le cessazioni, 418. Tuttavia il saldo, pari a 337 unità, è inferiore a quelli registrati nei due anni precedenti. In sintesi nei primi sei mesi del 2023 le iscrizioni sono state: 1.619, quasi 300 in meno rispetto al 2022. Hanno cessato 1.149 unità. Per un saldo pari a 440 imprese, dato che dimostra una perdita di slancio post pandemico. Dinamica che fornisce un tasso di crescita pari allo 0,85 per cento. Nel corso dei primi 6 mesi del 2023, si registra un buon andamento dei servizi e un calo del commercio» e delle attività legate al comparto primario.

Il settore dei servizi risulta il più vivace con una crescita di oltre 200 attività, seguito dal comparto delle costruzioni (+99 unità) e dal turismo, in questa analisi rappresentato dalle attività dell’alloggio e ristorazione (+79). Completamente diverse le conclusioni se si confrontano i dati di giugno 2023 con lo stesso mese dell’anno precedente. In 12 mesi, infatti, si registra la perdita di 162 attività (-0,4%). A fine giugno 2023 gli addetti impegnati nelle oltre 46 mila imprese attive ammontano a circa 117 mila unità. Il dato risulta inferiore di oltre 800 addetti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A determinare la perdita è principalmente il settore del commercio che nel corso de gli ultimi 12 mesi segna un -843 rispetto alle unità lavorative. Commento del presidente della Camera di Commercio, Stefano Visconti: «È necessario fare una riflessione, non solo in ambito locale, ma soprattutto nel panorama nazionale. Questo calo continuo del dinamismo imprenditoriale richiede contromisure tempestive e quel che più conta efficaci. E soprattutto deve essere fermato prima possibile.»

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