La tassa di soggiorno funziona. Almeno a Cabras. La nuova imposta è stata introdotta la scorso giugno ma i numeri fanno ben sperare. L'amministrazione aveva preventivato un'entrata di 50 mila euro. In realtà invece nelle casse di piazza Eleonora d'Arborea solo da questa imposta che pagano i vacanzieri e che gli operatori delle strutture devono versare al comune, sono già entrati 65 mila euro.

"Ma finiremo l'anno a 67 mila euro - ha spiegato il sindaco Andrea Abis durante un incontro con i titolari delle attività commerciali al centro polivalente del paese -. Importanti risorse che utilizzeremo per rendere più accogliente il nostro territorio".

Sempre grazie alla tassa di soggiorno poi il comune per la prima volta ha dei dati certi relativi alle presenze: "Dal nostro software - conclude il sindaco -, risulta che dallo scorso giugno sino a pochi giorni fa ci sono state circa 22 mila presenze e 70 mila pernottamenti. Chi ci ha scelto maggiormente sono i francesi. É importante sottolineare poi che grazie a questa tassa stiamo riuscendo a tutelare gli operatori che lavorano seguendo le leggi e punire invece chi non le rispetta".

Molte stretture ricettive, infatti, non risultano ancora iscritte al registro comunale nonostante la loro promozione sui portali internet. Dal comune sono partite già diverse sanzioni.

La spiaggia di Is Arutas (foto Sara Pinna)
La spiaggia di Is Arutas (foto Sara Pinna)
La spiaggia di Is Arutas (foto Sara Pinna)

PARCHEGGI - Numeri inaspettati. I parcheggi a pagamento lungo la costa del Sinis fanno un bel regalo al Comune di Cabras. Pochi giorni fa gli uffici hanno ultimato i conteggi della stagione estiva appena trascorsa: nonostante le solite lamentele dei vacanzieri per la sosta troppo cara in un litorale che offre poco e niente, gli introiti sono più che raddoppiati. Tra abbonamenti vari e ticket giornalieri il Comune ha incassato, durante la stagione iniziata lo scorso 29 giungo e proseguita fino al 30 settembre, ben 350mila euro. Rispetto ai 165mila invece del 2018. Per un totale di 4 mila posti auto su una superficie complessiva di 50mila metri quadri.

"Per noi è stata una sorpresa - ha detto il sindaco Andrea Abis -. Questo importante dato ci conferma che il nostro metodo di gestione evidentemente è quello giusto". Per la prima volta, infatti, lungo la costa del Sinis i parcheggi erano delimitati con le corde. Ma non solo. Le aree erano regolamentate, sia quelle a pagamento, sia quelle libere. Nessuno in sostanza poteva parcheggiare l'auto casualmente. Ma non è tutto. I guadagni dai parcheggi dovrebbero ancora aumentare. L'amministrazione, infatti, per tutelare ancora di più le spiagge di maggiore valore ambientale, non esclude di eliminare del tutto il parcheggio gratuito sia dalla borgata marina di San Giovanni di Sinis, sia da Is Arutas. Per avere più certezze però bisogna attendere ancora qualche mese.
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