Maglia rosa, tra le Borse europee, per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che guadagna l'1,98% a 21.170 e torna sopra quota 21mila punti. L'ultima volta è stata il 6 gennaio 2016.

Balzo per Leonardo +7,23% che chiude il primo trimestre con ordini in crescita e conferma le stime per il 2017. Corre Ferrari +5,68% che vede +60% dell'utile nel trimestre, bene YNap +4,94% che festeggia la trimestrale con ricavi in rialzo. Acquisti su Telecom +4,66% a 0,865 euro nel giorno chiave dell'assemblea per il rinnovo del Cda. Bene i bancari (indice +2,92%) con Bper +3,65%, Unicredit +3,57% e Intesa Sanpaolo +2,53%.

La flessione del prezzo del petrolio si ripercuote sul settore: vendite su Tenaris -2,73% e Saipem -1,26%, intorno alla parità invece Eni (-0,07%).

Anche le altre piazze d'Europa chiudono in rialzo, all'indomani della decisione -attesa - della Fed di lasciare invariati i tassi di interesse. A spingere i listini del Vecchio Continente sono i dati macroeconomici sopra le attese: l'indice delle attività terziarie nell'Eurozona sale a 56,4 ad aprile dal 56 di marzo segnando il record da aprile 2011; in Italia l'indice Pmi servizi segna 56,2 dal 52,9 di

marzo e tocca il valore più alto da agosto 2007.

In progresso Londra +0,19%, Francoforte +0,96% e Parigi +1,35% in vista delle presidenziali di domenica che vedono in testa Emmanuel Macron nella sfida contro Marine Le Pen.

Lo spread tra Btp e Bund scende a 186 punti base, con il tasso del decennale italiano al 2,26% sul mercato secondario. Il differenziale spagnolo termina la seduta a 120 punti base.
© Riproduzione riservata