Le Borse europee archiviano la settimana di contrattazioni con una seduta a due facce. Dopo una mattinata trascorsa sopra la parità, gli indici del vecchio Continente hanno infatti virato verso il basso.

A influenzare l'andamento è stata la pubblicazione dei dati sull'occupazione negli Usa, dove a febbraio sono stati prodotti più posti di lavoro (235mila) di quanto si aspettassero gli analisti (197mila).

In questo quadro, Milano ha chiuso in rialzo dello 0,45%. Positive anche Londra (+0,38%) e Parigi (+0,24%), mentre l'unica in rosso è risultata Francoforte, che ha lasciato sul terreno lo 0,13%.

Piazza Affari è stata trainata in particolar modo dal comparto bancario, che – nonostante il calo sul finale – ha continuato oggi a beneficiare dell'effetto-Bce e delle parole pronunciate ieri da Mario Draghi (che ha confermato lo stimolo monetario in corso).

Così, maglia rosa del listino è risultata Banco Bpm (+6,6%), seguita da Unicredit (+3,39%), Bper Banca (+3,26%), Ubi (+2,48%), Mediobanca (+2,38%) e Intesa Sanpaolo (+1,76%).

Ancora in calo i titoli petroliferi, con Eni giù dello 0,48% e Saipem dello 0,2%. Ma sul fronte dei ribassi, hanno sofferto soprattutto gli industriali, come Leonardo (-1,59%) e Cnh Industrial (-1,2%).

Per quel che riguarda i titoli governativi, si attesta a 188 punti base lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il tasso del decennale italiano al 2,38% sul mercato secondario.
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