Dopo il comunicato congiunto del gennaio scorso con la Filctem Cgil del Sulcis e Confindustria Sardegna Meridionale, la Femca Cisl territoriale torna a far sentire la propria voce in difesa della Rwm Italia.

Una presa di posizione non indenne da conseguenze quella dell'unico altro sindacato (oltre alla stessa Filctem Cgil) rappresentato nella Rsu della fabbrica che già era costato alla sigla sindacale accuse di connivenza con Rwm e anche atti di vandalismo alla sede Cisl di via Ancona a Cagliari, teatro non a caso, della recentissima protesta in solitaria contro la Rwm e chi la difende da parte di Antonello Repetto, Pax Christi.

"Stiamo parlando di una delle uniche aziende del territorio che fa girare l'economia", sostiene il segretario genarale e componente della segreteria regionale Nino D'Orso.

"In un contesto lavorativo in cui mancano sia certezze che prospettive, è chiaro che ci schieriamo a difesa di chi sta assumendo, investendo ed espandendosi. Difendiamo il lavoro".

È una riflessione che non vuole perdere di vista l'assenza di programmazione per il terriotorio quella che fa il sindacalista carlofortino (ma residente proprio a Domusnovas): "Attaccare quotidianamente l'azienda chiedendo riconversioni almeno per ora inattuabili e far sentire in colpa chi ci lavora non solo è sbagliato ma anche controproducente in quanto queste fibrillazioni ostacolano la stabilizzazione dei precari dell'azienda e sono anche in grado di frustrare le potenzialità turistiche di un territorio nominato ormai quasi solo in senso negativo per la presenza della fabbrica".

"È facile dire sempre no a tutto", dice D'Orso, riferendosi, senza citarli ai vari detrattori della filiale della tedesca Rheinmetall Defence.

"Noi - conclude - chiediamo invece alle Istituzioni soltanto una cosa: una programmazione certa e duratura per il territorio che possa anche fare eventualmente a meno della Rwm. Ora come ora però chiederne la chiusura porterebbe solo a creare nuovi disoccupati e non certo a far cessare una guerra".

Simone Farris
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