Polemica all'interno della maggioranza sul nodo Autostrade.

"Maxi multa? Non scherziamo. Lo Stato non accetta carità, solo giustizia per le vittime. Per chi ha causato il crollo del ponte Morandi non ci saranno sconti": questo il messaggio che arriva dal Movimento Cinque Stelle sul tema della revoca della concessioni al gruppo Benetton, dopo che ieri si era diffusa la notizia di una sanzione in fase di studio da parte dell'esecutivo.

Per i pentastellati "ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia. La revoca della concessione ad Autostrade va inoltre nella direzione di un successivo abbassamento dei pedaggi. Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti".

Nelle ultime ore si era appunto fatta strada l'ipotesi di una maxi-multa al posto della revoca. Oltre alla richiesta del governo ad Aspi di compensazioni per 3,5-4 miliardi di euro, anche attraverso la riduzione delle tariffe.

Per evitare la rottura della concessione, "Aspi ha fatto diverse proposte anche al precedente governo. Le abbiamo ritenute insufficienti per le ricadute a vantaggio dei cittadini. I 700 milioni per la riduzione dei pedaggi? Ci saremmo aspettati una riduzione significativa delle tariffe ai caselli, senza modificare il piano di maggiori investimenti per la rete e per la manutenzione. La proposta è insufficiente".

Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Paola De Micheli in un'intervista a "la Repubblica".

"Autostrade comprende i 600 milioni della ricostruzione del Ponte Morandi nel risarcimento che offre allo Stato? Sono soldi già previsti per legge. Se la discussione comincia così non è solo insufficiente, è anche irricevibile", ha aggiunto l'esponente del governo Conte.

(Unioneonline/F)
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