Rinnovo della mobilità in deroga per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa di Porto Torres e del Sulcis e adeguamento degli importi ridotti del 40%, sotto la soglia di povertà.

Lo ha richiesto l'assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, nell'ultima nota inviata al ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Con l'ultima legge di bilancio è, infatti, stato previsto l'incremento della dotazione del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione ed è stato disposto lo stanziamento di ulteriori risorse - 60 milioni di euro - per il rinnovo delle concessioni dei trattamenti e dell'indennità della mobilità in deroga in favore delle aziende e dei lavoratori che insistono nelle aree di crisi industriale complessa debitamente e formalmente riconosciute.

Tra i territori interessati, anche le due aree di crisi industriale complesse della Sardegna, quelle di Porto Torres e del Sulcis-Iglesiente, che vedono coinvolti circa 700 lavoratori.

Facendo presente l'urgenza di attivare le necessarie procedure di assegnazione delle risorse in questione anche per quest'anno, l'esponente della Giunta Solinas ha denunciato come, a oggi, "risulti inapplicata una regola di giustizia che vada di pari passo alle misure di politica attiva attivate dalla Regione: sul totale di 700 soggetti interessati almeno 430 sono destinatari di riduzione che comporta una decurtazione importante fino ad arrivare al 40% dell'indennità erogata".

"Fin da subito abbiamo posto l'attenzione sulla questione dell'importante riduzione dell'indennità della mobilità in deroga. Contestualmente abbiamo avviato importanti misure di politica attiva, in particolare formative, in favore di oltre 400 lavoratori (tutti interessati al rinnovo della concessione dell'indennità della mobilità in deroga) del Sulcis-Iglesiente, tutti provenienti dal bacino dei lavoratori della Alcoa, che potranno essere ricollocati a seguito del processo di “revamping” in corso di avvio da parte della subentrata Sider Alloys, funzionale alla ripresa della produzione dell'alluminio primario. Affinché il sistema torni a essere virtuoso o perlomeno non arrechi danno ai lavoratori è necessario intervenire con urgenza sia sul fronte del rinnovo per l'annualità 2022 e sia con l'erogazione del conguaglio dell'indennità della mobilità in deroga per il 2021 come previsto da un'apposita circolare che per la Regione Sardegna è comunque rimasta inapplicata", ha concluso Zedda.

(Unioneonline/F)

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