Dopo i rilievi della Commissione europea è necessaria una "maggiore prudenza di spesa", e nella manovra si potrebbero inserire "miglioramenti che il Parlamento può apportare nella sua sovranità", per trovare equilibrio tra la necessità di aiutare la crescita e quella di consolidare la sostenibilità dei conti pubblici.

Sono le parole del ministro dell'Economia Giovanni Tria, che ha parlato oggi in Senato per esporre le linee guida del governo sulle modifiche alla legge di bilancio.

La partita sulla manovra è tutt'altro che chiusa, con il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici che continua a ripetere che le sanzioni all'Italia "sarebbero un fallimento" e che "dobbiamo cercare con tutta la nostra forza soluzioni condivise alla questione del bilancio italiano", e Palazzo Chigi ormai ufficialmente aperto al dialogo.

"Stiamo rifacendo i conti su tutto. Ma il numerino arriva alla fine", ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Quello che è sicuro è che "la manovra uscirà dal Parlamento diversa da come è entrata", e che "faremo di tutto perché la procedura di infrazione non ci sia".

Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)
Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)
Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)

Sicuramente tra le modifiche ci sarà l'abbassamento del deficit, forse al 2,2% anziché al 2,4%, quel che è da chiarire è quanto questo intaccherà le misure più care a Lega e M5s, Quota 100, reddito e pensioni di cittadinanza. Per Luigi Di Maio non ci sarà nessuno slittamento: "Vi confermo che il reddito di cittadinanza parte a marzo, come ci siamo sempre detti, quota 100 prima".

"La partita con l'Europa non sarà facile, lo so bene - le parole del premier Conte al Corriere della Sera -. Ho detto alla Commissione: 'Aiutateci'. Ma le riforme le facciamo, non torniamo indietro. Il problema è farle bene. E se sarà possibile recuperare dei soldi, lo faremo, possibilmente destinandoli agli investimenti. Io non cerco alibi, ma non ne darò".

Dopo la relazione di oggi di Tria, giovedì dovrebbe essere convocato a palazzo Chigi un altro vertice tra premier, vice e ministro dell'Economia, mentre venerdì inizierà il G20 di Buenos Aires a cui parteciperanno Moscovici, Juncker, Conte e Tria.

Il tempo, intanto, stringe: la prossima settimana, probabilmente già lunedì, a Bruxelles l'Eurogruppo potrebbe già prendere una decisione sulla richiesta della Commissione di avviare la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.

(Unioneonline/D)

LE TRATTATIVE:

© Riproduzione riservata