Sono pronti a partire i bandi per supportare le aziende sarde nuove o in espansione.

La Giunta Todde ha infatti approvato in via definitiva le direttive di attuazione per gli aiuti destinati a sostenere le imprese, in fase di avviamento o sviluppo, grazie alle quali potranno essere pubblicati i bandi.

Si tratta del passaggio conclusivo che completa il quadro delle direttive sulle procedure di sostegno alle imprese, secondo la suddivisione in cinque classi di aiuti introdotta con l'approvazione, a fine 2024, delle nuove linee guida sugli aiuti.

«È un lavoro che ho seguito con convinzione - dichiara l'assessore alla Programmazione e al Bilancio, Giuseppe Meloni - perché credo che sostenere chi vuole creare impresa significhi rafforzare le basi del nostro sviluppo. Con questo atto mettiamo a disposizione regole certe, in grado di orientare i prossimi bandi pubblici e creare opportunità vere per il lavoro, la crescita e il futuro della nostra Isola».

L'obiettivo è facilitare la nascita e il consolidamento delle attività produttive, soprattutto nei territori più fragili o svantaggiati, sostenendo l'innovazione e promuovendo una crescita economica sostenibile, diffusa e duratura.

Le misure si rivolgono in particolare alle micro e piccole imprese di nuova costituzione o in fase di avvio, prevedono l'erogazione di contributi a fondo perduto, anche in combinazione ai finanziamenti a condizioni di mercato, concedibili attraverso specifici strumenti finanziari attivati dalla Regione.

Tra gli interventi ammissibili figurano investimenti materiali e immateriali, costi per il personale, spese per la formazione, l'innovazione, la partecipazione a fiere, i servizi specialistici di consulenza e la realizzazione dei piani aziendali.

Le direttive indicano con chiarezza i settori prioritari su cui concentrare gli interventi, ritenuti strategici per il futuro della Sardegna: agroindustria, aerospazio, biomedicina, tecnologie Ict, cultura, turismo e ambiente.

Particolare attenzione è riservata ai progetti che promuovono la gestione efficiente dell'energia, la transizione digitale, la sostenibilità ambientale, l'inclusione sociale e la valorizzazione delle competenze. 

(Unioneonline/l.f.)

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