È arrivato lʼok del Garante della Privacy sui controlli e sulle verifiche incrociate delle banche dati messe in campo dallʼAgenzia delle entrate, che andranno a scandagliare le abitudini di spesa dei contribuenti italiani alla ricerca degli evasori fiscali.

L’agenzia potrà dunque monitorare conti correnti e carte di credito di cittadini e avrà a disposizione, insieme alla Guardia di Finanza, un dataset (ovvero un elenco) di contribuenti classificati in base al rischio da sottoporre a controlli mirati.

Il decreto del ministero dell’Economia che chiuderà il cerchio è previsto per il mese di marzo.

Al momento la bozza prevede che, grazie agli algoritmi vengano, create due liste. La prima è definita di “analisi” e servirà a esaminare se in una determinata platea esistano rischi particolari di evasione.

Nella seconda lista, cosiddetta di “controllo”, finiranno i contribuenti che, secondo l’analisi, possiedono uno o più rischi fiscali. Nei confronti di questa categoria potranno essere avviate le attività di controllo o quelle volte a “stimolare” l’adempimento spontaneo.

Ogni anno vengono sottratti allo Stato quasi 100 miliardi di euro e lʼIrpef è lʼimposta più elusa.

Nei prossimi mesi saranno inviate 2,5 milioni di lettere con la richiesta ai destinatari di mettersi in regola con le tasse.

(Unioneonline/F)

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