Accesso alla rete veloce, Sardegna ancora indietro: «Servito solo il 36% delle piccole imprese»
Secondo uno studio di Confartigianato, per le famiglie la percentuale di accesso alla banda ultra larga è invece del 60%Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Poco più del 60% delle famiglie sarde e solo il 36% delle piccole e medie imprese isolane ha accesso alla Banda Ultra Larga. Nella classifica nazionale, nel primo caso l'Isola si piazza al quint'ultimo posto mentre nel secondo al quart'ultimo. E tra le piccole attività raggiunte dall'alta velocità digitale, ben il 18% ha un accesso alla rete con velocità inferiore a 30mbit/s.
Sono questi i dati che emergono dallo studio effettuato dall'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato il Rapporto AGCOM di marzo 2025 sulle persone e sulle aziende raggiunte dalla FTTH, la copertura Fiber To The Home.
L'analisi evidenzia in Italia una distribuzione della fibra a macchia di leopardo, con alcune regioni che garantiscono una copertura capillare e altre in forte ritardo. Solo 7 regioni su 20 offrono una rete FTTH diffusa, mentre nelle restanti 13 regioni oltre la metà delle imprese non può contare su una connessione superiore a 30 Mbit/s, soglia considerata il minimo indispensabile per un uso efficiente dei servizi digitali. «La Banda Larga è una opportunità di crescita economica, sociale e culturale per i sardi e per le imprese - afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - alla continuazione dei lavori per la sua estensione, e soprattutto dal suo completamento, passerà lo sviluppo dei prossimi decenni della Sardegna». «Come ben sappiamo la Regione Sarda ha investito notevoli risorse per la completa copertura del territorio tramite la BUL - aggiunge Meloni - ma l'operazione, cominciata anni fa con l'apertura del primo cantiere, non è terminata, e nel tempo sono emersi nuovi e urgenti bisogni da soddisfare con azioni altrettanto urgenti».
Tra le attività produttive piccole e medie, la classifica nazionale è aperta dalla Lombardia con il 61%, seguita dal Molise con il 60% e dal Lazio con il 59%. Come detto la Sardegna è al 17esimo posto (quart'ultimo) mentre l'ultimo posto è della Basilicata con il 29% contro una media nazionale del 49%.
«La mancanza di una connessione veloce penalizza gravemente la competitività delle imprese sarde - prosegue il Presidente di Confartigianato Sardegna - in un contesto sempre più orientato alla digitalizzazione dei processi produttivi, le PMI senza un'infrastruttura adeguata rischiano di restare indietro, compromettendo la loro efficienza operativa e la capacità di competere su scala globale».
Per Confartigianato, in un momento come questo dove la competitività delle imprese passa anche dalla possibilità di accedere a velocità di connessione adeguate, occorre completare la realizzazione delle infrastrutture, far passare la fibra e "accenderla", per renderla effettivamente fruibile alle imprese.
(Unioneonline)