Unire le forze degli appassionati di archeologia del Sarrabus e del Gerrei (ma anche di Sinnai e Maracalagonis) per far decollare una volta per tutte il turismo dei nuraghi. Lo hanno fatto ieri quaranta persone in località Villa Rei (Castiadas), rimboccandosi le maniche di fronte ad un nuraghe fra i più suggestivi che si affaccia su una collina di fronte al mare di Costa Rei, il nuraghe Sa Domu e S’Orcu. I volontari, in rappresentanza di quattro associazioni e con la supervisione dell’archeologo Stefano Crispu, hanno ripulito la parte est del sito e posto le basi per renderlo visitabile sin dalla prossima stagione. «Castiadas – dice Davide Contu, presidente dell’associazione Nuraghi Tours – è conosciuta soprattutto per il turismo balneare. Il nostro intento è di porre l’attenzione anche sul vasto e sconosciuto patrimonio archeologico e culturale».

Al lavoro

Una sfida da vincere grazie ai giovani: «Abbiamo voglia di fare – sottolinea Danilo Melis, 21 anni, presidente dell’associazione Limen Sarrabus Gerrei – e di riscoprire l’identità legata al nostro territorio». Per Martino Zedda dell’associazione Archeo Sarrabus, «Sa Domu e S’Orcu è un sito che per importanza e location potrebbe rappresentare un luogo simbolo per tutto il Sarrabus. Se non interveniamo, vista l’incuria degli ultimi secoli, presto non resterà più nulla. Dobbiamo fare qualcosa per lasciare un segno alle generazioni future. Noi, in qualche modo, abbiamo messo la prima pietra».

Il recupero

I quaranta volontari ieri mattina, nonostante la pioggia, non si sono risparmiati. Armati di sacchetti, guanti e cesoie hanno raccolto rifiuti abbandonati e studiato le prossime azioni da compiere per rendere visitabile il sito. «Queste attività – ha detto l’archeologo Stefano Crispu - hanno il merito di sensibilizzare la comunità alla cura del bene pubblico».

Marco Melis, castiadese residente a Roma e presidente dell’associazione “Sentiero primitivo del Sarrabus”, è rientrato in paese solo per prender parte alla giornata di riscoperta de Sa Domu de S’Orcu «perché l’amore per il territorio ci aiuta a costruire una identità su cui basare le nostre azioni quotidiane».

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Il Comune

Il sindaco di Castiadas Eugenio Murgioni parla di «prima tappa di un percorso di valorizzazione archeologica voluto dalla giunta comunale» e sottolinea l’azione congiunta tra istituzioni pubbliche e privati: «Sa Domu de S’Orcu – dice - può diventare un centro di attrazione turistica dodici mesi l’anno, una delle meraviglie dell’archeologia sarda. Un grazie ai tanti giovani presenti».

Gianni Agus

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