Soboedda Nieddu, al secolo Sebastiana, di Desulo, è stata Miss Sardegna e la prima donna italiana a comparire sulla copertina del magazine americano "Time", nel 1927.

Si tratta di una delle protagoniste indiscusse della storia del paese barbaricino che non ha mai osato abbandonare. "Sono stata bene qui: ho sempre avuto paura d'andare via da Desulo, il fuori era la morte. Ho visto molti posti, ma sono sempre tornata", disse nel corso di un'intervista.

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IL RITRATTO - Soboedda Nieddu nasce a Desulo nel 1908. Figlia di modesti e laboriosi popolani residenti nel quartiere storico di Sant'Antoni, rappresenta la massima espressione della tranquilla vita sul Gennargentu. Una fanciulla diventata leggendaria per la sua bellezza ma soprattutto per la sua scelta di vita: opta per l'anonimato e rifiuta la carriera di successo.

Sono gli anni in cui Grazia Deledda vince il premio Nobel per la Letteratura, quando Soboedda, a 19 anni, con la sua straordinaria bellezza, semplice e trasparente, appare sulle scene.

Catapultata in poco tempo tra le dive di Hollywood, dove i soldi e il successo farebbero perdere la ragione a chiunque abbia conosciuto la lenta ripresa del dopoguerra; ma non è il caso suo.

LA SCOPERTA - L'artefice della grande fama di Soboedda è Guido Costa, un fotografo sardo che le fa alcuni scatti quando è ancora ragazzina. La Nieddu indossa sempre la cuffietta desulese che mette in risalto il suo bellissimo viso e attira sempre l’attenzione di tutti, tanto che molti fotografi ne ritraggono spesso le sembianze. Le sue immagini sono riprodotte dal "N. 1 di Mediterranea" e da altre riviste.

LA COPERTINA DEL "TIME" - Con la diffusione delle sue foto la giovane conquista prima la fama nazionale, poi quella europea e mondiale fino ad attrarre l’attenzione del "Time".

Soboedda non è una femme fatale ma è l'incarnazione della semplicità, una sobrietà di vita rara. È questo che coglie l'attenzione del magazine americano, che resta affascinato da quel viso pulito e fresco. Per questo sceglie di darle il posto principale mettendola in copertina e dedicandole un intero servizio fotografico. L'immagine dell'Italia per gli americani è limpida e sincera come gli occhi di Soboedda.

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