Grande fermento a Samugheo  per il ritorno di “A Maimone”, la rassegna delle maschere dell’antico carnevale sardo, e non solo, capace di richiamare un pubblico numerosissimo da tutta l’Isola. La kermesse, giunta alla ventiseiesima edizione, si terrà ai primi di febbraio.  

Gli organizzatori dell’associazione culturale Mamutzones de Samugheo sono al lavoro, ma già il 16 gennaio, vigilia di Sant’Antoni de su fogu, è in programma l’uscita dei Mamutzones. Al  calar della sera danzeranno, come da tradizione, attorno al fuoco. Maschere ancestrali antropomorfe e zoomorfe tipiche del carnevale barbaricino, vesti di capra, orbace e campanacci, danze propiziatorie che rievocano riti misteriosi: a Samugheo storia e cultura, festa e tradizione si intrecciano per “A Maimone” in una giornata all’insegna di suoni colori, che promette, come di consueto, emozioni forti. Un clima condiviso dalla popolazione del centro del Mandrolisai che si prepara a riservare la tipica accoglienza che caratterizza da oltre un quarto di secolo l’appuntamento organizzato dall’Associazione Culturale Mamutzones de Samugheo.

«Ci stiamo preparando a tornare in grande stile – ammette il presidente dell’associazione culturale Mamutzones de Samugheo Igor Saderi – con tante novità e un programma ambizioso. Nei prossimi giorni annunceremo la data ufficiale e l’elenco dei gruppi che è in fase di definizione. Gli strascichi legati alla pandemia in materia di trasporti non stanno facilitando il nostro lavoro, ma siamo fiduciosi di poter offrire una grande edizione che per noi e per tutti gli eventi come il nostro ha un sapore di ripartenza dopo anni molto difficili a causa dell’emergenza pandemica».

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