La millenaria basilica di San Gavino, a Porto Torres, la chiesa romanica più grande della Sardegna,  riapre le porte ai visitatori, negli anni sempre in aumento, con quasi 18 mila presenze registrate nella scorsa stagione che raccontano il successo del monumento e della sua gestione.

Come ogni anno, nel mese di aprile la cooperativa Turris Bisleonis riprende il servizio di visite quotidiane sia alla basilica, sia alla sua cripta seicentesca. La chiesa di origine medievale è caratterizzata dalla presenza di due absidi affrontate e dall'assenza della facciata. Nella sua cripta sono presenti statue del 1700 e del 1800 e sarcofagi romani. Ogni giorno, nel rispetto delle funzioni religiose, è possibile visitare la Basilica e la cripta dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.45 e fare da cicerone aranno le guide Maria Antonietta Montesu, Michela Piga e Gabriella Sotgiu.

Diversi i servizi attivi: visita in autonomia con materiale informativo in 5 lingue, audio guide con un piccolo contributo aggiuntivo al prezzo del biglietto o visita guidata. La cooperativa, che non gode di nessun contributo pubblico, spera di replicare e migliorare i numeri della scorsa stagione con un totale di 17975 visitatori di cui 12362 visitatori paganti. Gli italiani e i francesi sono i turisti che maggiormente varcano la soglia delle antiche mura.

La cooperativa Turris Bisleonis, gestisce la Basilica di San Gavino, il complesso Monumentale di Monte Angellu e le chiese di Balai dal 2004 grazie a una convenzione stipulata con l'arcidiocesi di Sassari, proprietaria dei monumenti.

Le informazioni per le visite sono reperibili nel sito www.basilicasangavino.it. Per contattare la cooperativa è possibile chiamare o mandare un messaggio al 348 8996823 o alla mail bisleonis@gmail.com.

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