Una mattinata dedicata agli studenti delle superiori, circa 400 quelli in platea, e ai temi della tutela dell’ambiente - grazie alle esperienze raccontate dai ricercatori -  poi il convegno del pomeriggio, nell'aula Magna di UniOlbia, con la  tavola rotonda su ingegneria navale per lo sviluppo sostenibile del territorio e il confronto tra Università,  imprenditori e testimoni di innovazione e sviluppo nel settore nautico.

Un contenitore ricchissimo per la presentazione ufficiale del Corso di laurea in Ingegneria Navale appena partito, e ospitato nei locali dell’Ex Sep di Via dei Lidi, un corso nato anche per dare sostegno alle richieste di professionalità avanzate del fiorente comparto nautico del territorio. “Il successo avuto da questa primissima edizione, con ragazzi arrivati anche da fuori regione – ha detto il rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola - ci obbliga a pensare a una magistrale, tanta domanda per la quale dovremo pensare a una risposta”. Il rettore ha anche annunciato il protocollo d’intesa siglato con l’Agenzia del Demanio che determina l'acquisizione, da parte dell'Università di Cagliari, dell’ex caserma della Guardia di Finanza di Corso Umberto e del palazzo delle Poste di Via delle Terme. Il Comune di Olbia è ente attuatore; due edifici, una volta ristrutturati, potrebbero essere utilizzati come uffici ammnistrativi del Consorzio UniOlbia, ospitare nuovi corsi o alloggi per docenti e studenti.

“Dobbiamo continuare a lavorare per una crescita culturale – ha sottolineato il Sindaco Settimo Nizzi - Essere riusciti a fare, in un anno, a fare tutto ciò è merito del Rettore dell’Università di Cagliari e nostro che ci siamo adoperati per far si che gli studenti avessero una sede adeguata. I ringraziamenti vanno anche all’Autorità di sistema portuale che ci ha dato la sede e alla Regione che ci ha concesso di modificare la destinazione da Biologia a Ingegneria”. Il primo cittadino ha aggiunto che l’evento è stato voluto per ribadire che il concetto di sviluppo sostenibile è il faro delle azioni che si stanno mettendo in campo nella visione della città futura. Una buona pratica, sottolineata anche dall’economista Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei rettori italiani e rettrice dell’Università Milano Bicocca. “La giornata che stiamo vivendo è significativa perché rappresenta il connubio tra Accademia, settore privato e istituzioni affinché l’università possa rappresentare un settore di crescita sostenibile per il territorio – ha detto - da economista insegniamo ai nostri studenti che la crescita economica deriva da due motori, formazione del capitale umano e l’innovazione tecnologica. In questo caso lavoriamo in queste due direzioni: da un lato il nuovo corso che permetterà a ragazze e ragazzi di studiare e aprire molte porte al futuro, dall’altro la scienza rappresenta l’innovazione tecnologica per i privati”. L’obiettivo è giungere a una sostenibilità per tutti, non elitaria. “Abbiamo usato molto spesso il termine di sostenibilità, abusato forse, perché all’inizio l’abbiamo interpretata solo come ambientale  - spiega la rettrice Innantuoni -  ma, soprattutto durante la pandemia, abbiamo capito che deve portare vantaggi per tutti. Quindi dovremo cambiare paradigma, coniugare l’amore per la nostra terra col dare la possibilità ai nostri figli di realizzare sé stessi e il proprio cammino”.  

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