Unico esemplare noto nell’Isola, l’oscillum, elemento decorativo marmoreo conservato presso il museo Antiquarium Turritano, è finito sulla pagina della Direzione regionale musei Sardegna. Risalente al 200 d.C. fu rinvenuto nelle terme Maetzke, nell’area archeologica di Turris Libisonis a Porto Torres.

L’oscillum è una maschera o disco votivo che in origine si appendeva agli alberi sacri, quindi con significato rituale e magico utilizzato in occasione di feste connesse al culto di Dioniso.

Più tardi entrò a far parte dell’arte decorativa romana e, come elemento ornamentale, veniva appeso agli architravi delle case per decorare gli spazi aperti. L’oscillum turritano presenta due canoni stilistici volutamente diversi.

Su un lato è raffigurato un giovane danzante, in basso rilievo e di stile neoattico, mentre sull’altro è raffigurata una divinità maschile acquatica con folta barba e capigliatura, con tratti tipici dell’inizio del III secolo. Il foro passante per il centro, ovvero nella bocca, indica un successivo riutilizzo all’interno di una fontana, intorno al I- II  secolo d.C., probabilmente quella delle terme in cui è stato rinvenuto.

È l'unico esempio in Sardegna, mentre altri esemplari di oscilla, più numerosi, sono quelli provenienti da Ostia, Pompei e Ercolano. 

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