Lezione numero uno sulla scheda di autovalutazione per il ministero: "Evitare i giudizi e limitarsi ai numeri".

Il preside del liceo Dettori di Cagliari, Roberto Pianta, proprio come i suoi colleghi del resto d'Italia è stato alle prese con il Rav (rapporto di autovalutazione) che tutti gli istituti hanno pubblicato sul proprio sito internet e su quello del ministero dell'Istruzione.

Un modulo in cui indicare la presenza di studenti stranieri o che vivono in condizioni svantaggiate al quale si deve aggiungere un pensierino libero di 150 caratteri per spiegare le caratteristiche della scuola.

A Cagliari la situazione è diversa rispetto a quella di alcuni istituti di Milano e Roma che hanno indicato nella scarsa presenza di ragazzi disabili o poveri un punto di forza che consente ai docenti di concentrare tempo ed energie sull'apprendimento e la formazione.

Le schede dei licei cagliaritani non denunciano situazioni di particolare disagio.

Dal Classico allo Scientifico passando per il Linguistico: spesso la diversità viene vissuta come occasione di confronto e di crescita.

In alcuni casi però anche a Cagliari le pagelle compilate dalle scuole indicano "l'estrazione socio culturale medio-alta", "la bassa incidenza di studenti con cittadinanza non italiana" e "l'omogeneità culturale" come fattori che "consentono di concentrare l'attività formativa e didattica sugli aspetti legati all'apprendimento disciplinare".
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