La tradizione degli abiti sardi e degli accessori che da sempre hanno impreziosito i costumi dell'Isola protagonista a Sassari.

Il bottone, complemento prezioso nel vestiario tradizionale maschile e femminile, detiene anche una funzione magico - scaramantica suggerita, in primis, dalle forme coniche o a ghianda, che ricordano il capezzolo materno. Per conoscere i principali motivi ornamentali che caratterizzano la creazione dei bottoni sardi attraverso la lavorazione della filigrana in oro o argento, il Polo museale della Sardegna, giovedì 15 febbraio dalle 17 alle 19.30, nella sala conferenze del Museo nazionale archeologico ed etnografico "G.A. Sanna", organizza una conferenza a cura di Vincenzo Marini, dal titolo "A proposito di bottoni. Riflessioni sull'evoluzione dei bottoni tradizionali sardi".

Originario di Osilo, Marini è da considerarsi uno dei più importanti maestri orafi presenti in Sardegna. Nella sua brillante carriera, a metà fra arte e artigianato, si è distinto per aver creato un pendente, con perle naturali e fluorite sarda per la Principessa Diana, che le fu donato a metà degli anni '80 in occasione di uno dei sui primi soggiorni in Sardegna con il Principe Carlo d'Inghilterra. Ad introdurre i lavori saranno Antonio Luiu e Giada Azara con una breve presentazione degli anelli esposti all'interno della mostra "Dalla pietra all'oro. Gioielli e ornamenti dalla Preistoria ad oggi nelle collezioni del Museo Sanna", visitabile fino al 7 aprile.
© Riproduzione riservata