Durò solo tre anni il Parlamento del viceré Francesco Fernández de Castro Andrade conte di Lemos: dal 1653 al 1656. Furono però anni densi anche perché contrassegnati da quella che è stata definita la peste più micidiale dell'era moderna, scoppiata ad Alghero nel 1652 e propagatasi presto in tutta la Sardegna con esiti nefasti. Senza dimenticare la crisi economica e il conflitto franco-spagnolo sullo sfondo. Tutti avvenimenti che ebbero pesanti ripercussioni sulla storia del Regno di Sardegna, allora sotto la dominazione spagnola.

Domani alle 16 nell'aula del Consiglio Regionale di Cagliari sarà presentato il doppio volume sulla trascrizione critica degli atti di quel Parlamento. Il saggio introduttivo dell'opera è curato dallo storico Piero Sanna, ex professore all'Università di Sassari,  la nota archivistica e diplomatistica dal collega Paolo Cau, direttore dell'Archivio comunale di Sassari, che si è occupato anche della trascrizione del processo verbale e dei documenti.

I due storici hanno lavorato insieme per la regestazione degli atti, vale a dire la sintesi del contenuto, rendendolo più fruibile alla lettura odierna. 

L'opera si inserisce col numero 19 nella collana degli Acta Curiarum Regni Sardiniae, l'edizione critica degli atti dei parlamenti sardi avviata una quarantina d'anni fa dal Consiglio regionale.

Oltre agli interventi di Piero Sanna e Paolo Cau, sono previste le relazioni di Jon Arrieta Alberdi, professore di Historia del Derecho alla Universidad del País Vasco Bilbao, e di Italo Birocchi, professore di Storia del diritto medievale e moderno alla Università La Sapienza di Roma.

Alla presentazione interverranno Michele Pais, presidente del Consiglio regionale, e Michele Cossa, presidente del Comitato Scientifico. 
 

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