“Je Mem”, i colori di Bob Marongiu illuminano la Mediateca di Cagliari
La mostra è visitabile fino al 31 agostoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Colore, creatività, gioia, ma soprattutto un grande omaggio a uno dei più importanti centri culturali della città: è “Je Mem”, la personale di Bob Marongiu letteralmente nata, giorno dopo giorno, nei locali della Mediateca del Mediterraneo di via Mameli a Cagliari e ora visitabile fino al 31 agosto.
L'esposizione, promossa dall'assessorato comunale alla Cultura, Sport e Spettacolo, è stata presentata dall’artista e dall'assessore Maria Dolores Picciau.
Nelle 27 tele concepite e realizzate e ora in esposizione al primo piano della Mem un suggestivo richiamo al mito, come spiega proprio proprio Bob Marongiu: "Mi sono lasciato assorbire dall'atmosfera che si respira in questa bellissima struttura, un luogo di ristoro dove il cervello può trovare ossigeno e ispirazione. La lettura delle biografie di tanti grandi artisti e dell'importanza che hanno dato all'improvvisazione come momento massimo di creatività mi ha spinto a esercitare la mia fantasia sui grandi adesivi circolari rossi che segnalano la presenza delle pareti a vetri, un elemento onnipresente nella Mem. Queste palle sono diventate mondi di colore al centro di ogni tela, retti dagli animali che, anche se gravati dal peso di un mondo come il mitico Atlante, non perdono il sorriso e la voglia di essere felici”.
"Per questo la mostra si chiama Je Mem – prosegue l’artista –: un atto d'amore verso la Mediateca e non solo, grazie all'assonanza col francese ‘je m'aime’".
"Una mostra nata in situ - le parole dell’assessore Picciau - dall'ispirazione che l'artista ha tratto quotidianamente per quasi un mese dagli spazi della Mediateca, dai suoi colori, dalle persone che ci lavorano e dai suoi utenti. ‘Je Mem’ nasce come omaggio al profondo valore di questa struttura, diventata in pochi anni centrale nella vita culturale della città e dei suoi abitanti, ma è al tempo stesso anche un'affermazione della necessità di cercare sempre la felicità, come dimostra l'attenzione dell'artista all'uso dei colori e la rivisitazione del mito di Atlante che regge il mondo sulle spalle”.
(Unioneonline/v.l.)