Cristoforo Colombo ha incontrato per davvero i cannibali ai Caraibi.

Questo quanto stabilito da uno studio condotto su oltre 100 antichi teschi analizzati con un software simile a quelli di riconoscimento facciale per stabilire la relazione genetica tra gli individui. I resti risalgono al periodo che va dall'800 al 1.542 dopo Cristo e sono stati esaminati valutando parametri precisi come la grandezza dell'orbita oculare e la lunghezza del naso.

I risultati sono pubblicati sulla rivista Scientific Reports da un gruppo di ricercatori statunitensi coordinati dalla North Carolina State University.

In sostanza l'esploratore ha preso contatto immediatamente col temibile popolo del Caribe (originario del Sud America e noto per i suoi razziatori amanti della carne umana) poiché era già presente alle Bahamas.

Una novità assoluta rispetto al passato poiché si credeva che i cannibali si fossero fermati a Guadalupa.

I primi abitanti delle Bahamas e di Hispaniola, a differenza di quanto ipotizzato finora, non venivano da Cuba ma dal nord-ovest dell'Amazzonia: erano i Caribe, che intorno all'800 d.C. si sarebbero spostati verso nord arrivando fino alle Bahamas, dove si stabilirono ben prima dell'arrivo di Colombo.

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata