"Cara Unione,

ho appreso dagli organi di stampa che le agenzie europea e italiana del farmaco hanno approvato l'utilizzo del vaccino AstraZeneca. Accanto a questa, che di per se è un'ottima notizia, si addensano ombre sulla reale efficacia di questa tipologia di vaccino.

Si parla, se non capisco male, di un'efficacia pari al 60%.

Certo si potrebbe dire "meglio questo che niente", ma non ritengo sia un modo di ragionare accettabile, visto che abbiano visto esistono vaccini con efficacia del 95%.

Inoltre circola insistente, tra i vari rumors, che il vaccino Astra Zeneca potrebbe essere somministrato agli insegnanti: mi chiedo se questa categoria di lavoratori possa essere trattata con tale sufficienza.

Io non conosco le logiche che governano le menti di chi decide in campo sanitario e politico, ma se in commercio esiste un vaccino che fornisce garanzie almeno superiori al 90%, questo va somministrato e non altro. La soluzione consiste nell'obbligare le ditte produttrici a cedere il brevetto (a prezzo equo) poiché davanti al rischio di catastrofe sanitaria, a situazioni estreme si risponde con decisioni estreme.

Non vedo altre prospettive.

La situazione dovrebbe inoltre far meditare i governanti: uno stato civile e avanzato come l'ltalia non può dipendere dalla benevolenza di case farmaceutiche straniere per proteggere i suoi cittadini".

Lettera firmata*

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