«Cara Unione,

a leggere alcuni articoli e opinioni pubblicati negli ultimi giorni sembrerebbe che la maestra di San Vero Milis sia una vittima dell'intolleranza e dell'oscurantismo laici, piuttosto che una devota zelante, investita di una missione redentrice. Del resto in quel che le sta succedendo vede un segno del Signore.

Adesso siamo investiti anche dalle provocazioni isteriche sgarbiane e dai suoi insulti, oltreché dalla richiesta dell'intervento punitivo del Ministro. Non ci bastavano le faziosità propagandistiche di politici isolani. Vedremo se il Ministro interverrà anche stavolta a redarguire o a lodare, come ha fatto di recente.

Non si riesce a capire che gli alunni vanno a scuola per apprendere secondo gli orientamenti della scuola pubblica e che questo è l'obiettivo della signora maestra. Non vanno a scuola per pregare. È bello leggere e studiare testi religiosi molto significativi, ma altra cosa è pregare, costruire corone e esaltare l'olio di Medjugorje e lasciare che i curiosi bambini se ne ungano.

Non è suo compito e neppure quello degli insegnanti di religione cattolica. Lo dicono i programmi dell'IRC. E gli insegnanti di religione non mi risulta che facciano dottrina.

La nostra fervente insegnante curriculare di varie materie non ha questo compito e non deve permettersi. Le famiglie mandano i bambini a scuola sapendo che non li stanno mandando al catechismo. Del resto è troppo facile svolgere funzioni catechetiche con bambine e bambini di otto anni.

Sono convinto che se lo avesse fatto con studenti liceali sarebbe stata sommersa da un coro di risate. Non ci sarebbe stato neppure bisogno che intervenisse il dirigente. Ci avrebbero pensato le ragazze e i ragazzi autonomamente.

Se la nostra maestra avesse il diritto di far pregare i bambini, il maestro Odifreddi o un suo discepolo non potrebbe essere impedito di far fare ai nostri bambini professione di ateismo o leggere il dizionario delle stupidità.

Vogliamo arrivare a questo? Vogliamo una scuola confessionale? Vogliamo che i nostri bambini e le nostre bambine siano strumenti del primo fanatico confessionale o ateo di turno?

Grazie dell’attenzione».

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