«Cara Unione,

ho 51 anni e dal 2003 sono ammalato di sclerosi multipla. Da sette anni sto in un letto con tutta la necessaria assistenza che la malattia comporta.

Volevo portare alla vostra attenzione che tutto ciò che mi serve e che viene passato dall'Asl delle volte non è disponibile quando serve, e mi trovo spesso a dover acquistare qualcosa.

Il disagio, però, aumenta quando le cose che mancano non sono acquistabili in commercio, come il fondamentale nutrimento che mi viene somministrato via peg.

La mia vita è stata stravolta da questa malattia.

A occuparsi di me c’è la mia assistente Alina, il mio angelo custode, che viene dall'Ucraina e che pur con quel che succede nel suo paese fa di tutto per farmi stare bene e non perde il suo buon umore.

E poi c'è Simona che si occupa anche di farmi da postina. Questa mail l'ho scritta infatti con il suo aiuto.

Le uniche passioni che ora posso vivere sono il Cagliari e la musica, mi piace radio deejay.

Ho anche scritto un libro grazie ad un puntatore oculare che racconta un po' di me da che ho scoperto della malattia. Si intitola "Vinceranno il Nobel".

Quello che chiedo è un'attenzione in più da chi dovrebbe pensare anche a quelle persone, nella mia situazione, che però non hanno chi si può occupare di loro e che non hanno la possibilità economica per anticipare ciò che serve visti i ritardi nelle forniture.

Grazie per l’attenzione».

Luciano Vacca

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